Appropriazione indebita e riciclaggio, sequestrati denaro e immobili a commercialista catanese

Appropriazione indebita e riciclaggio sono le accuse nei confronti del commercialista Massimiliano Longo, per il quale è scattato oggi il sequestro di denaro e immobili e la misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catania.
Secondo la Procura di Catania l’uomo, in qualità di socio e rappresentante legale dell’associazione tra professionisti ‘Floresta Longo e Associati’, avrebbe effettuato molteplici bonifici a proprio favore per importi superiori alla quota di partecipazione agli utili tra i soci, appropriandosi indebitamente di oltre un milione e quattrocentomila euro.
Il Gip di Catania ha disposto anche il sequestro preventivo di alcuni immobili situati ad Aci Castello e delle somme frutto di indebita appropriazione, sino a concorrenza di 1,4 milioni di euro. Sequestrate anche sette società riferibili all’indagato, con contestuale nomina di apposito amministratore giudiziale, operanti, oltre che nel settore dei servizi forniti dai dottori commercialisti, in quelli del trasporto marittimo di passeggeri, della locazione immobiliare di beni propri e dei supermercati.
Immediata la replica del legale di Massimiliano Longo, l’avvocato Carmelo Galati, che ha precisato che il suo assistito “è risultato destinatario di un provvedimento che allo stato è solo una ipotesi investigativa priva di qualsivoglia vaglio in sede giurisdizionale. Nessuna appropriazione è mai intervenuta in danno di chicchessia. Si tratta di una normale dinamica interna ad uno studio professionale da anni cessato che ha visto le parti ormai da tempo reciprocamente soddisfatte anche in sede civile. L’ipotesi degli inquirenti ci si augura che in sede di riesame sarà ricondotta entro i suoi normali confini, atteso che le attività ricomprese nel provvedimento di sequestro risultano di esclusiva pertinenza del Longo e del suo nucleo familiare ed estranee alla attività strettamente professionale dello stesso. Non può che amareggiare la enfasi data ad una vicenda privata che travolge la vita familiare del dott. Longo ancor prima che via sia stata alcuna verifica. Siamo certi che la verità storica sarà ristabilita nel più breve tempo possibile a salvaguardia della correttezza dell’attività professionale ultraventennale del dott. Longo”.