Catania, la scelta del direttore sportivo tra Angelozzi e Perinetti

Joe Tacopina prosegue nella costruzione del Catania che verrà. Dopo l’annuncio di Giovanni Gardini e Dante Scibilia, che comporranno l’assetto di vertice del club nei ruoli di amministratore delegato e direttore generale, è il momento di scegliere il direttore sportivo. All’avvocato italo-americano piacciono due profili: Guido Angelozzi e Giorgio Perinetti. Il primo è stato blindato dal presidente del Frosinone, Stirpe, con un contratto triennale. La proposta di Gardini, però, potrebbe risultare decisiva. Nella visione della futura proprietà la catanesità di Angelozzi gioca un ruolo determinante, un fattore essenziale per un uomo che si è professionalmente costruito lontano dalle sue radici ma che non ha mai nascosto il desiderio di lavorare per la squadra della sua città.
Giovanni Gardini, nell’ipotesi di impossibilità di Angelozzi, batte anche la pista che porta a Giorgio Perinetti, dal luglio dello scorso anno al Brescia nel ruolo di direttore sportivo. La scelta non è un ripiego ma un’alternativa di pari eccellenza, trattandosi di profili di notevole valore nello scenario del calcio italiano.
Gardini sta anche lavorando alla formazione del Comitato Etico del Calcio Catania, un organo interno che faccia da elemento garante dell’azione del club, costituito da giuristi di esperienza e notevole caratura. Non potrà presiederlo il dottor Michele Spinella, che ha declinato l’invito del futuro CEO del Catania. Il suo ruolo di direttore della Procura della Repubblica di Siracusa e di delegato Infront Uefa è incompatibile con l’incarico propostogli in seno al Catania.
Luigi D’Angelo