Il Catania vince e viaggia a + 12. E la festa continua

Il Catania non conosce ostacoli in casa e batte anche il Ragusa nella prima giornata del girone di ritorno. Il sole spavaldo di un pomeriggio primaverile riscalda il cuore degli oltre 15 mila tifosi presenti allo stadio (record stagionale di spettatori). È un 3-0 perentorio, netto, indiscutibile, nononostante l’inizio incoraggiante degli azzurri di Raciti, abili nei primi minuti a far girare la palla e ripartire con azioni incisive. L’espulsione di Cess, però, fa subito saltare ipotesi e schemi.
Il Catania passa dopo 18 minuti: Vitelli respinge sulla linea di porta e l’azzurro Cess falcia Castellini a pochi passi dall’arbitro, che indica subito il dischetto e manda negli spogliatoi la giovane punta di colore. Rosso diretto (che appare eccessivo nella circostanza). Mancino implacabile di Lodi e vantaggio Catania.
La squadra rossazzura, oggi in palla e motivata al punto e giusto, trova il raddoppio al 29° con la prima rete stagionale di Chiarella, che sfrutta un rimpallo tra Russotto e un difensore ibleo: rasoterra beffardo e palla in fondo al sacco. Ma oggi il Catania è più goloso del solito e macina azioni letali, come quella capitata a Russotto che, di controbalzo, timbra la traversa (siamo al 35°). Il 3-0 però è rinviato solo di qualche istante, con Russotto ancora protagonista: il guitto rossazzurro scarta due avversari in scioltezza e dalla sinistra fa partire un tiro, in apparenza gestibile, che Truppo lascia passare sotto il corpo. Leggerezza insostenibile.
Nella ripresa il Ragusa non c’è più. Esistono solo i rossazzurri, che producono azioni stilose in catena di montaggio per accrescere il punteggio. Alla fine, bastano solo tre minuti di recupero e il Catania conquista il primo successo del 2023. Una macchina da guerra che confeziona la decima vittoria interna consecutiva.
Si viaggia + 12 dalle dirette inseguitrici, rallentate dai rispettivi pareggi (con Canicattì e Santa Maria Cilento). Domenica si va a Locri per incontrare il San Luca. Oggi i ragazzi di Ferraro hanno semplicemente vinto e convinto.