Sant’Agata, festa in sicurezza. Limitato il numero di presenze e attivo il contapersone

Sant’Agata ritorna tra la sua gente e oggi hanno inizio gli appuntamenti che anticipano la processione. Questa mattina tradizionale uscita delle carrozze del Senato, le due classiche berline settecentesche trainate dai cavalli che ogni 3 febbraio, da Palazzo degli Elefanti, sfilano per piazza Duomo e via Etnea, rispettando l’appuntamento dell’omaggio floreale a Sant’Agata nella chiesa di San Biagio in piazza Stesicoro. In questa edizione, con il Commissario Mattei prendono posto il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il vice commissario Bernardo Campo, il segretario generale del Comune Rossana Manno, la presidente del Comitato per i festeggiamenti Mariella Gennarino, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, la sindaca baby della scuola Parini di Ognina, Costanza Russo, e un alunno dell’istituto Fontanarossa di Librino, Alberto Rodo.
E per garantire la sicurezza dei fedeli e di tutti i partecipanti alla Festa, attesi con numeri da record dopo due anni di pandemia, è stato presentato il Piano di Sicurezza, illustrato nei dettagli dall’ingegnere Di Mauro, che ha spiegato come la programmazione di emergenza messa a punto per la festa preveda l’adozione di tutte le misure di salvaguardia della popolazione, l’assistenza sanitaria e sociale e il continuo controllo del regolare svolgimento delle manifestazioni e delle relative attività di prevenzione.
Riguardo alla valutazione dei rischi, sono stati individuati gli eventi “statici” e i siti considerati a rischio elevato per il notevole numero di spettatori atteso: la sera del 3 febbraio, spettacolo di videomapping e tradizionali inni in onore di Sant’Agata e concerto bandistico di musiche belliniane, in piazza Duomo, spettacolo pirotecnico da villa Pacini; sabato 4 febbraio, dopo la messa dell’Aurora, piazza Duomo, uscita del Busto Reliquiario e delle Reliquie di Sant’Agata che vengono trasportate sul tradizionale Fercolo; domenica 5 febbraio, “Solenne Pontificale”, piazza Duomo; lunedì 6 febbraio mattina “Rientro in Cattedrale”, piazza Duomo.
Per questi eventi sono state individuate le capienze limite e, da queste, le risorse per la gestione delle emergenze da impiegare.Ed è stato deciso di contingentare il numero di ingressi per gli eventi, con la presenza di operatori di sicurezza (steward) muniti di contapersone per verificare il raggiungimento della capienza massima. Gli accessi e le uscite per il 3 febbraio saranno: Piazza Università e piazza Duomo, con flussi da via Etnea, via Euplio Reina, via Garibaldi; Vie di esodo: piazza Università e piazza Duomo per via La Piana, Via Roccaforte, Via Santa Maria del Rosario, Via Mancini; via Vittorio Emanuele, piazza Di Benedetto, Via Merletta. Per il 4 febbraio sono stati separati i flussi dei devoti che accedono nella Cattedrale nelle prime ore del mattino da quelli che assistono all’uscita delle reliquie su piazza Duomo.
Gli accessi in Cattedrale sono previsti da via Vittorio Emanuele passando per via Santa Maria del Rosario e via Raddusa. Per il 5 febbraio accessi in Cattedrale per il Pontificale da via Vittorio Emanuele passando per piazza Duomo, via Merletta, via Roccaforte, via S.M. del Rosario, via Raddusa. Il 6 febbraio sarà creato un cordone dai volontari e dagli operatori di sicurezza per agevolare l’ingresso del fercolo nella piazza. La cattedrale sarà aperta al pubblico dalle prime ore del mattino. L’ingresso da via Dusmet tramite porta Uzeda non sarà consentito, chi verrà da sud dovrà accedere da via Garibaldi o da piazza Università attraverso piazza Ogninella per via Euplio Reina. Il centro di coordinamento per la gestione della sicurezza sarà istituito con un posto di comando avanzato a Palazzo dei Chierici ed un posto di comando mobile che si muoverà in parallelo al percorso del Fercolo.